2014/11/02
Montemurlo – un condominio multietnico/a multi-ethnic condominium
Nuovi abitanti nel distretto industriale
Massimo Bressan
Il Comune di Montemurlo si trova nella Provincia di Prato, a nord ovest del capoluogo. La popolazione di Montemurlo è nel 2013 pari a 18.426 abitanti, i residenti stranieri sono 2.249 (12%). Una percentuale inferiore alla media provinciale o a quella del comune di Prato; la presenza dei cittadini stranieri, tuttavia, si concentra in alcune parti del territorio, dove le percentuali sono assai più alte. La popolazione residente raddoppia (+120%) tra il 1961 e il 1971, e cresce ulteriormente del 61% al censimento del 1981, una tendenza che riflette la crescita della produzione industriale.
Lo sviluppo residenziale ed economico del comune di Montemurlo è strettamente legato alle dinamiche del distretto tessile pratese; rispetto ad altre parti del territorio pratese ha mantenuto una maggiore concentrazione di imprese tessili – mentre nelle grandi aree industriali di Prato si sono inserite molte più imprese dell’abbigliamento e del “pronto moda” a conduzione cinese. Il territorio di Montemurlo ospita numerose imprese manifatturiere, in particolare concentrate in un’ampia area industriale, denominata “Il Pantano”, intorno alla frazione di Oste, dove è collocato il condominio oggetto dell’intervista.
In questo periodo tutto il distretto industriale tessile incrementa in maniera significativa sia il proprio patrimonio di edilizia residenziale che quello di edilizia produttiva, determinando un’espansione “a macchia d’olio”, producendo un particolare modello di “città fabbrica” costituito da migliaia di piccole unità produttive familiari e centinaia di imprese di medie dimensioni.
La localizzazione dell’edificato procede secondo un modello affine alle modalità di funzionamento del sistema produttivo distrettuale: stretta integrazione e prossimità fra le attività costitutive del ciclo tessile e la residenza, molto spesso realizzata nell’immediata adiacenza degli spazi del lavoro. Nel Piano urbanistico della città di Prato di Bernardo Secchi si legge: «la residenza rimane ai bordi di grandi isolati all’interno dei quali stanno i capannoni industriali. Questi sono raggiunti da percorsi a cul de sac che spesso terminano nelle corti interne alle fabbriche».
I caratteri principali della città fabbrica sono definiti dal concetto di mixité che nel caso pratese si articola in tre forme principali: (i) forte frammistione di funzioni, in particolare di residenza e di attività produttive (spesso inquinanti o fastidiose), (ii) rapporti di copertura del suolo assai elevati, (iii) utilizzo estremo dell’infrastruttura idraulica e viabilistica. La mixité è il prodotto di un processo di costruzione della città fortemente decentrato, «affidato ad una molteplicità di operatori, molti dei quali di piccole e piccolissime dimensioni, che hanno agito entro un minimo di regole edilizie ed urbanistiche guidati da un forte processo di sviluppo produttivo» (Secchi, 1996: 38).
In quegli anni iniziava a manifestarsi la presenza delle prime famiglie immigrate cinesi. Nel 1990 i residenti cinesi nel Comune di Prato erano 520; la loro presenza da allora è stata in costante crescita. Nel 2013 i cittadini di nazionalità cinese iscritti all’archivio dell’anagrafe comunale erano 16.182. In alcuni nuclei compatti di sezioni di censimento gli stranieri, in maggioranza cinesi, costituiscono oltre il 50% dei residenti, configurando processi di attrazione ed esclusione per i gruppi sociali che rappresentano una forma di segregazione residenziale tra le più significative ed estese nel panorama italiano. Questo fenomeno si riflette anche nella sezione di censimento in cui si colloca il condominio oggetto dell’intervista, anche se con minore intensità rispetto ad alcune aree di Prato; nella sezione della frazione Oste di Montemurlo la presenza di cittadini stranieri, prevalentemente cinesi, arriva al 23% del totale dei residenti.
New residents in the industrial district
Massimo Bressan
Located in the Province of Prato, north west of the main city, in 2013 the municipality of Montemurlo has a population of 18,426 inhabitants, 2,249 of which are immigrants (12%). The percentage of immigrants in Montemurlo is lower than the average in the Province or in the municipality of Prato. Nonetheless, the presence of immigrants becomes denser in certain areas of the territory where the percentage is much higher.
The resident population doubles (+120%) between 1961 and 1971, and increases still of further 61% according to the population census in 1981, a tendency that reflects a surge in industrial production. The residential and economic surge in the town of Montemurlo is closely connected to the dynamics of the textile district in Prato. With regard to other areas of the Prato territory, Montemurlo retains a higher combination of textile companies while in vast industrial areas in Prato a larger number of Chinese-owned companies manufacturing apparel and “fast fashion” clothing moved in. The territory of Montemurlo contains various manufacturing firms particularly dense in a vast industrial area called “Il Pantano” (the marsh) surrounding the hamlet of Oste where the apartment block for this call is located.
Until the 1990s the entire textile industrial district increases significantly its property assets both in residential and in productive building thus leading to a expansion that spreads like wild fire and creating a peculiar model of “città fabbrica” (factory-town) made up of thousands of family-owned productive unities and hundreds of middle-sized companies.
The development of the area is based on a model akin to functioning procedures of the district productive system: a tight integration and nearness among the activities that form the cycle of textile and the dwelling-place often built in the immediate contiguity to the working space. According to the urban plan of Prato by Bernardo Secchi «the dwelling place is at the sides of large blocks inside which the industrial warehouse can be found. The latter can be reached by walking along dead-end streets that often end in the courtyards inside the factories».
The leading features of the “città fabbrica” are defined by the concept of “mixité” that in the case of Prato consists of three main elements: (i) strong mixture of functions, particularly between residential and productive activities (often polluting or noisy), (ii) high land coverage ratio, (iii) excessive use of the hydraulic and road traffic infrastructure. The “mixité” is the result of a highly decentralized process of urban development «leaded by a multiplicity of operators, many of which are small and very small size activities, who act within a minimum level of construction and town planning rules going by a strong productive development process» (Secchi, 1996: 38).
In 1990 the Chinese residents in the municipality of Prato amounts to 520; since then their presence has been surging. In 2013 the citizens of Chinese nationality registered in the municipality register office are 16.182. In some solid groups of census sections the immigrants, mostly Chinese, represent more than 50% of the inhabitants thus creating processes of attraction and exclusion for social groups and representing one of the most significant and extensive form of residential segregation in Italy.
This phenomenon is reflected also in the census tract where stands the apartment block described in the interview, even if in lower intensity in regard with some areas in Prato. In the section of the hamlet of Oste, Montemurlo, the presence of immigrants citizens, mostly Chinese, amounts to 23% of the total of all residents.
Riferimenti/bibliography
M. Bressan e E. Krause (2014), "Ho un luogo dove lavoro e un luogo dove abito". Diversità e separazione in un distretto industriale in transizione, in «Mondi Migranti», n. 1.
M. Bressan e S. Tosi Cambini (2011), Eterogeneità culturale e spazi pubblici in un distretto industriale: il «Macrolotto 0» di Prato come zona di transizione, in M. Bressan e S. Tosi Cambini, a cura di, Zone di transizione. Etnografie nei quartieri e nello spazio pubblico, Bologna, Il Mulino.
B. Secchi (1996), a cura di, Un progetto per Prato, Firenze, Alinea.
Guarda l’intervista in HD su Youtube/Watch the interview in HD on Youtube
№ 15/21
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